Sono dal fisioterapista, disteso sul lettino e inizio la respirazione
controllata, mentre lui si dedica alla schiena, alle spalle e al resto
del corpo “leggermente” incriccato.
Distrutto da una intensa giornata (tra kendo e lavoro), la mia mente
inizia a divagare, al limite della fase REM e la veglia. In quel lasso
di tempo, rivedo alcuni Ippon subiti (Geiko e Shiai vari), alcuni
esercizi fatti e tento continuamente di scaricare il lavoro sulla mano
sinistra, lasciando la destra morbida. Il fisioterapista a metà seduta
mi “sveglia” e mi fa: – cosa tentavi di afferrare con la mano
sinistra?
Da li a poco il mio dormiveglia ricomincia e con esso anche i deliri
“kendistici”.
Sarà la disciplina orientale o il mio fisioterapista sparge
stupefacenti nell’aria?
(Grazie a Nicola Macrì)