Essere mamme nel Kendo

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Sulle stessa scia dell’articolo precedente Le donne ed il Kendo, vi proponiamo un nuovo pezzo della nostra prolifica Tiziana. Buona lettura 🙂

 

Se ho detto che il Kendo è assolutamente per le donne: allora mamme We Want You!

Parlo per esperienza personale, di pupi ne ho tre (quattro se contiamo il papà), e vi posso illustrare N (si enne) motivi per cui praticare la Via della spada può far per voi:

  • forza nelle braccia: appena nato, quel cosino morbidino e profumato non ve lo staccavate mai, nel tempo si è tramutato in un koala di 15 kg abbondanti, ma voi potete vantare bicipiti da culturista e continuerete a sorreggerlo;
  • il Kiai: decibel oltre la soglia del legalmente consentita, non vi hanno magari mai visto, ma in tutto il vicinato vi conoscono sicuramente;

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  • resistenza al dolore: vi avverto, sarete piene di lividi, ovviamente grazie ad alcuni simpatici colpi fuori bersaglio, ma a voi sembreranno dolci carezze se riportate alla mente il significato di doglie, travaglio, parto, episiotomia, taglio cesareo, ragadi da allattamento, morsi uterini, ecc…
  • concentrazione: siete in grado di sopportare ore di “Peppa Pig” o ancora peggio “Dora l’esploratrice” pur avendo visto centinaia di volte gli stessi episodi. Inoltre avrete un approccio zen con cui affrontate l’andare in bagno mentre entrano direttamente e ti fanno mille domande;
  • resistenza allo stress: “mamma, mamma, mamma, mamma, mamma!”
  • competitività: “Io ne ho viste cose che voi uomini non potreste immaginarvi,
    mamme in assetto da combattimento in fiamme al largo dei bastioni della scuola”;
  • Metsuke: avere una visuale d’insieme senza focalizzarsi su nulla. Ecco, esattamente come quando portate il pargolo al parco giochi;
  • riflessi: vi ricordate quel rigurgitino stile Esorcista schivato che nemmeno Flash Gordon?
  • parità sessuale: sul web, almeno in Italia, le parole “mamme e sport” danno come risultati consigli su quali attività si possano fare assieme ai bambini per perdere i chili della gravidanza, scherziamo?
  • infine: la nostra sensei Mirial Livolsi, oltre ad essere una madre fantastica è un’ottima insegnante e praticante.

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Ok, vaaa beeeene, metterli in pratica sul campo è tutta un’altra storia, ma è un buon inizio no? Ed ora non potete rinchiudervi dietro la scusa del “non ho tempo”, dato che molte palestre offrono corsi ad orari comodi al 70% della popolazione. Vi assicuro che anche solo un’ora e mezza alla settimana vi farà rinascere, in ogni senso. E poi, come vi guardano i vostri pargoli (sopratutto i maschietti) quando indossate tutta l’armatura, non ha prezzo. Non c’è nulla da aggiungere se dopo l’allenamento settimanale torni a casa e ti fanno trovare questo (disegno a lato).

 

PS. Mentre scrivo questo articolo ho un nanetto con la febbre e ho gia sentito 8 volte un albero che canta di dirgli di che colore è non so cosa. Se non è bushido questo…

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