Lo iaido è una disciplina secolare fortemente influenzata dalla dottrina zen.
Quest’arte nacque come tecnica di sopravvivenza nei duelli durante il medioevo giapponese: all’epoca sguainare e uccidere nel tempo più breve possibile era una questione essenziale. Lo studio delle tecniche si affermò nel periodo Kamakura dove fiorirono un ampio numero di scuole e di stili differenti. Quest’ultimi vennero codificati a cavallo tra il XVI ed il XVII secolo.
Solo nel 1932 e nei decenni successivi, mediante un lungo lavoro da parte dei maestri delle diverse scuole, si arrivò a quello che oggi viene definito Iaido. Attualmente è considerata una disciplina fisica e mentale non combattiva, basata sull’uso della tradizionale spada giapponese (la katana), anche se la maggioranza dei praticanti preferisce adoperare un simulacro non affilato e dal valore storico-economico contenuto, lo iaito.
Lo Iaidoka, a differenza del Kendoka, non si pone in contrapposizione ad un avversario fisicamente presente, bensì a se stesso. In ogni forma (o kata) egli cerca di trovare il perfetto connubio tra precisione, velocità e realismo d’azione, sconfiggendo così le proprie paure, le incertezze e soprattutto la propria mente.
Per queste ragioni lo Iaido viene considerato un’arte marziale complementare del Kendo.
(Aggiornamento: 06/09/2016)