Stufi delle solite americanate sui samurai? Ecco a voi un film dove il protagonista è una persona normale, che verrà chiamato ad assolvere un compito “normale”, in un villaggio normale.
Il nostro eroe, Tasogare Seibei (letteralmente Seibei del crepuscolo o del tramonto), è un samurai di basso lignaggio con una rendita di 50 koku annui*, che lavora presso i magazzini del castello come contabile per le provviste alimentari. La lunga malattia della moglie (che morirà di tisi), la convivenza con la madre anziana colpita da Alzheimer e le due figlie piccole da crescere, lo portano a trascurarsi, ad allontanarsi dei colleghi e a vivere interpretando sia il ruolo paterno che quello materno. Il fato continua ad esser avverso a Seibei: gli verrà imposto il compito di uccidere in duello Yogo (samurai in opposizione al nuovo capo), pena espulsione dal clan e perdita dei suoi diritti. Riuscirà nell’impresa? La risposta non è così ovvia come possiamo aspettarci, perché Seibei è conscio che potrebbe perire, lasciando due figlie sole senza nessuna guida.
La pellicola del 2002 è ambientata intorno al 1865, a pochi anni dall’inizio della Guerra Boshin, i dialoghi sono presumibilmente reali e non presentano esagerazioni da eroe holliwoodiano, anzi Crepuscolo, nomignolo dato dai colleghi a Seibei, fa di tutto per evitare lo scontro, la morte e vivere in pace con la sua famiglia. Anche le scene di azione sono ben calibrate, godibili, nonostante la scarsa luce in alcuni ambienti.
Fortemente consigliato, meglio ancora se sottotitolato.
*unità di misura del guadagno. 1 koku = 150kg di riso. Per paragone, alcuni suoi conoscenti arrivano a 400 koku e altri superano i 1000 koku.